“Un autore che, con poche opere, continua a parlarci, a chiamarci in causa, a chiederci di compiere gesti sovversivi nel nostro presente, senza i quali non avremo il futuro.”
Fino al 18 novembre sarà possibile sostenere con una donazione sulla piattaforma Indiegogo la pubblicazione dell’opera inedita Mambéty, o il viaggio della iena, in omaggio a Djibril Diop Mambéty, uno dei più influenti registi africani, a 20 anni dalla sua morte.
Il libro è curato da Simona Cella e Cinzia Quadrati, in collaborazione con Alessandra Speciale, Associazione COE, Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina e il prezioso sostegno della Cineteca di Bologna. L’uscita del libro è prevista a dicembre in edizione italiana e francese con i contributi di Michel Amarger, Olivier Barlet, Simona Cella, Cecilia Cenciarelli, Thierno Ibrahima Dia, Vlad Dima, Giuseppe Gariazzo, Sada Niang, Cinzia Quadrati, Mahriana Rofheart, Catherine Ruelle, Roberto Silvestri, Alessandra Speciale e Silvia Voser.
In occasione della campagna sarà possibile effettuare una donazione direttamente su Indiegogo per organizzare la proiezione di uno dei 3 fillm di Mambéty nel nostro Catalogo COEmedia Distribuzione Cinema, a scelta tra Hyènes un tagliente j'accuse contro il potere corruttore del denaro e Le Franc e La petit vendeuse de soleil vere e proprie favole urbane tra cronaca e poesia.
Scegliendo la donazione da 250 euro sarà possibile:
Facciamo vivere Djibril e lasciamo che il suo cinema continui ad ispirare future generazioni!
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Djibril Diop Mambéty: il Godard africano
Raffinato, visionario, innovatore, il senegalese Djibril Diop Mambéty (1945-1998), nella sua folgorante ma breve carriera, ha rivoluzionato la storia del cinema africano e non solo, inventando nuovi modelli narrativi. Con la sua continua sperimentazione di stili, ha scardinato la dialettica tradizione vs. modernità e cultura africana vs. cultura occidentale.
I suoi film più celebri Touki Bouki e Hyènes, sono veri e propri manifesti cinematografici e politici e hanno ispirato molti registi internazionali. Martin Scorsese ad esempio ha sostenuto personalmente con la sua fondazione The Film Foundation – World Cinema Project il restauro di Touki Bouki, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
Vissuto tra Dakar, Parigi e la Svizzera, Mambéty aveva forte un legame con l’Italia e ha partecipato varie volte al Festival del Cinema Africano di Milano.Giovane attore nei film di Piero Vivarelli, incontrò a Roma nel 1972 Pier Paolo Pasolini, uno dei suoi maestri ispiratori.
Durante il montaggio di Touki Bouki negli studi romani, Mambéty venne arrestato per aver partecipato a una manifestazione antirazzista, e fu in seguito liberato grazie all’intervento di intellettuali, registi e attori, tra i quali spiccano Bernardo Bertolucci e Sophia Loren.
Il progetto è promosso da Simona Cella e Cinzia Quadrati in collaborazione con Associazione COE, Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina di Milano e con Cineteca di Bologna.
Maggiori informazioni Simona Barranca | s.barranca@coeweb.org