Durante gli ultimi anni della dittatura di Pinochet, in Cile, Ramiro Oreillana, professore di matematica a Santiago, viene improvvisamente condotto al confino su una piccola e piovosissima isola della Patagonia, dove riuscirà, faticosamente, ad instaurare rapporti umani con una galleria di personaggi insoliti e sognanti che vivono sotto la costante minaccia del maremoto. Una di loro è Maite, una rifugiata della guerra civile spagnola con la quale Ramiro inizierà una relazione che lo porterà a ritrovare la sensibilità perduta.